Intervista del Corriere della Sera alla nostra Presidente Lucia Sassi

Le tante corse di Lucia. La Romagna dei motori? Molto meglio la maratona

di Alessandro Cannavò

Dal 2007 presiede il Gruppo Sportivo Lamone di Russi, tra Ravenna e Forlì. Con i suoi volontari ogni anno organizza la competizione-record da 6 gare podistiche in un giorno. «L’empatia è fondamentale, qui si creano grandi amicizie»

La Presidente del G.S.Lamone Lucia Sassi con il Vice Presidente Angelo D’Ambrosio

Uss corr trop!, qui si corre troppo! La battuta in romagnolo ha un accento d’orgoglio e normalmente è seguita da una grassa risata. Riguarda la provincia di Ravenna che vanta tantissime società podistiche. E il suo cuore è Russi, piccolo centro di 14mila abitanti in mezzo alla pianura, tra Forlì, Ravenna e Faenza. Terra generosa, come Lucia Sassi che di Russi rappresenta la passione, il senso di comunità e, naturalmente, la voglia di correre. Lucia è dal 2007 la presidentessa del Gruppo Sportivo Lamone, società che è un’istituzione per storia e risultati ottenuti anche a livello nazionale. Lamone è il fiume che bagna queste terre fertili, conosciute per la produzione di frutta.

E lambisce Russi a partire dall’imponente Palazzo San Giacomo, edificio secentesco con affreschi pregevoli, appartenuto ai nobili Rasponi; maggiore attrattiva del paese con la Rocca medievale, testimonianza del dominio nel Trecento della potente famiglia dei Da Polenta. «Abbiamo 251 soci, 140 gareggiano in manifestazioni competitive: siamo la società più importante per numero e qualità degli atleti. Le donne nel 2017 e 2018 hanno conquistato il campionato nazionale Uisp di cross e nel 2017 dei 10mila su strada».

Trittico

Lucia non è un’atleta incallita «ma ho sempre corso per portare punti alla squadra. Era il 1980 quando sono entrata nel G. S. Lamone, nato tre anni prima. Ho fatto la Rimini – San Marino, la Forlì-Ravenna, le classiche della nostra zona. Ma non è che per la corsa abbia mai avuto la furia, come si dice da queste parti. Nell’83 mi avevano già messo nel consiglio direttivo». La furia Lucia ce l’ha per l’organizzazione e la comunicazione. «Me ne occupavo anche quando ero nell’ufficio commerciale della Gallignani, un’azienda metalmeccanica. Mi dovevo far valere, non era quel genere di posto in cui una donna venisse presa facilmente in considerazione…».

Fino allo stop per la pandemia il G. S. Lamone ha organizzato una ventina di manifestazioni all’anno; e il clou è la maratona, la prima domenica di aprile. «È la seconda maratona più antica d’Italia – precisa Lucia – dopo quella del Mugello. E fa parte del trittico di Romagna che comprende anche la 50 km di Castel Bolognese e la 100 km del Passatore, tra Firenze e Faenza». In questa gara si è formato atleticamente l’ultramaratoneta Giorgio Calcaterra, uno dei fenomeni italiani nella corsa di resistenza: «Lui correva e suo papà intanto veniva coccolato con le chiacchiere dalla mia squadra di volontarie».

In contemporanea

Dopo due anni di stop, Lucia attende impaziente di riprendere il «rito» nel 2022: la 44esima edizione è fissata per il 3 aprile. Ma al di là della gara principale con atleti di caratura nazionale e internazionale, è il corollario di altre manifestazioni podistiche che dà il senso di una festa popolare. Sentirlo raccontare da Lucia è come parteciparvi: «Organizziamo sei gare in contemporanea, non è poco per dei volontari al cento per cento. Alla fine ci sentiamo sbudellati… Ma ci danno una mano tutti, anche delle altre società. Per esempio la ciclistica Bertold Brecht nel 2019 ci ha organizzato un pasta party con un vero ragù romagnolo aperto a tutti, non solo agli atleti».

Ed ecco come Lucia ha «incastrato» le sei gare: «Alle 9 parte la maratona di 42 km, nel 2019 erano circa in 700; alle 9.10 il via alle Promesse di Romagna, podistica per bambini e ragazzini di 5-15 anni su distanze di 500, 1000, 1500 metri; quindi la nordic walking “Al tuo passo sul Lamone”, vedesse che belli i peschi in fiore lungo il fiume. Una volta un partecipante andava molto lento e credevamo stesse male. “Tranquilli, vivo a Milano, mi sto godendo lo spettacolo”, ci ha risposto; alle 9.30 inizia la 10 km non competitiva; e alle 9.45 la retro-running, due chilometri corsi all’indietro, idea pazza di Davide, uno dei tanti miei collaboratori fantastici. Il questore mi ha detto: “signora, ma è sicura?”. Infine alle 10.30 i 5000 metri di Russi, uno dei gran premi della Uisp». Mai un intoppo, una sovrapposizione nell’arrivo? «Mai. Se sgarro di tre minuti sono finita. In attesa dei campioni c’è da premiare i bambini e le società che partecipano ai 5mila. All’arrivo della maratona siamo pronti con la marcia dei Bersaglieri: l’adoro e mi commuove».

Lucia parla dei suoi volontari come se fossero suoi figli. «Per ben tre anni, nel 2009, nel 2016 e nel 2019, la nostra maratona è valsa come campionato italiano Uisp, è stata una bella responsabilità organizzare il tutto, dalla partenza, alla segnaletica, ai rifornimenti. I giudici nazionali all’inizio erano un po’ titubanti poi ci hanno premiato per la nostra professionalità». Un senso di squadra che Lucia, rimasta vedova quattro anni fa, coltiva tutto l’anno. «Non sono impegnata… di più!», dice con una battuta. È volontaria all’Istituto oncologico romagnolo, al Centro sociale Portanova , come lettrice (per l’associazione Le Faville) della biblioteca sia per i bambini sia per gli anziani del paese. «In italiano e in dialetto», tiene a precisare: «Mi piace fare le voci dei vari personaggi». Russiana doc, da diverse generazioni, è vicepresidente delle consulte socio-sanitaria, dello sport e della cultura. E ora è una fan della giovane e dinamica sindachessa, la 35enne Valentina Palli, sostenuta da tutta la comunità perché si rifacesse lo scorso settembre, dopo lo stop del 2020, la festa della Madonna dei sette dolori che dura un’intera settimana. «L’empatia e il contatto umano creano una sinergia che poi mi viene in aiuto nell’organizzare le nostre gare. E credetemi: il G. S. Lamone, se si tratta di vincere, fa la differenza».

Insomma, uno scenario da Peppone e don Camillo per il paese sempre in movimento in cui anche il padrone della ditta di trasporti Lucci, in due fasi sponsor della squadra sin dai suoi esordi, è un appassionato di corsa. «In queste podistiche fai amicizie profonde, le persone si spogliano del loro ruolo, io ho corso per un anno con un avvocato senza saperlo. E stia sicuro, se gira per Russi a qualsiasi ora del giorno e della notte trova qualcuno che cammina. E ora la lascio, ho già indossato pantaloncini e scarpette, vado ad allenarmi lungo il Lamone». Eh sì, a Russi uss corr trop!

1 Comment
  • Marco Pirini
    Posted at 16:33h, 08 Gennaio Rispondi

    LUCIA sei mitica come la GS Lamone!

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